Ogni biblioteca è un “bene comune” in quanto svolge una funzione fondamentale per le persone e per la comunità locale nella quali è inserita. È mezzo e strumento di crescita
culturale, sociale, civile dei singoli e della società tutta, è elemento indispensabile e insostituibile per la tenuta e il funzionamento del sistema dell’apprendimento, della
formazione e della trasmissione delle competenze, delle conoscenze e dei saperi, rappresenta condizione essenziale per il libero (e gratuito) accesso all’informazione e al
pensiero e, quindi, per l’esercizio pieno e consapevole dei diritti, per l’espressione e il confronto delle idee, per la costruzione di una coscienza civica, per la prosperità e per lo
sviluppo della società, per la cura e il presidio della democrazia stessa. Non solo, ma la biblioteca è anche luogo di innesco di incontri con persone, crocevia di generazioni, è
spazio relazionale in grado di incidere fortemente sulla sfera della salute, del benessere e della qualità della vita delle nostre città e dei cittadini che le abitano.

La Biblioteca Provinciale T. Stigliani di Matera è un bene comune sia per quanto essa contiene (non solo il suo prezioso patrimonio librario ma anche le donazioni e le
collezioni che custodisce che vedono, tra gli altri, anche la presenza di grandi maestri dell’arte incisoria e della fotografia), sia per la funzione/servizio che è chiamata a
svolgere, sia come contenitore fisico stesso (un immobile dalla riconoscibile e riconosciuta valenza storica e architettonica) che ha il pregio di renderla simbolo e al
tempo stesso custode della memoria collettiva. La sua “Sezione lucana” custodisce e offre la conoscenza dell’intero territorio della nostra regione con una ricchezza che non può
essere ignorata, ma che merita custodia attenta e valorizzazione intelligente. Essa è riflesso tangibile della storia narrata e scritta dell’intera regione Basilicata e offre strumenti
indispensabili alla forza di coesione dei territori, mutua il valore delle radici storiche, insegna più potenti visioni di indirizzo unitario.

La biblioteca non è mai la biblioteca di un luogo, ma è di tutti i luoghi.

Come accade spesso con tutti i beni comuni, finiamo per accorgerci della loro importanza solo quando ne veniamo privati (o corriamo il rischio di esserlo).
Per questo intendiamo riaffermare che la Biblioteca Provinciale T. Stigliani è un bene comune, è espressione di una comunità intera e appartiene alla comunità intera, a tutti e a
ciascuno.
Ognuno di noi non può non sentirsi chiamato a farsene carico, a prendersene cura, a sentirsi in qualche misura corresponsabile del suo presente e del suo futuro. Giacché si è
responsabili non solo per le azioni che si compiono ma anche per quello che si sceglie di non fare pur potendo.

Intendiamo, pertanto, accogliere il nuovo appello lanciato dall’Associazione Amici della Biblioteca aderendo alla mobilitazione fissata per il prossimo 27 giugno.
Allo stesso tempo, però, sentiamo il dovere civico di provare ad andare oltre e cercare di tracciare una strada, una linea di azione perché siamo coscienti che è questo il momento
e l’ora di abbandonare fin troppo abusati, sterili e inefficaci schemi di gioco. È il momento di provare a essere parte attiva nella ricerca di soluzioni mettendo in campo tutta
quell’energia sociale e quelle risorse (individuali e comunitarie) che abbiamo in passato dimostrato di possedere.

Abbiamo in mente, nello specifico, un percorso partecipativo che parta da:

1) la sottoscrizione di un “Patto per la lettura” che coinvolga enti locali, istituzioni pubbliche e private, enti formativi, operatori economici, associazioni e singoli
cittadini con l’intento di promuovere e sostenere la lettura come valore sociale fondamentale, di favorire il piacere di leggere, di allargare la base dei lettori abituali,
di consolidare le abitudini di lettura, di creare reti di collaborazione permanenti sul territorio… perché se il libro delle biblioteche è il simbolo allora dobbiamo ripartire
proprio dalla centralità del libro e della lettura se vogliamo sviluppare un approccio che sia strutturale e sistemico in grado di ispirare e orientare le politiche culturali
territoriali;

2) insediamento di un tavolo di co-progettazione per elaborare un modello di gestione condivisa e un Patto di collaborazione tra la Provincia di Matera (che ha
adottato il Regolamento per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni già dal 2022), le associazioni, i privati cittadini, gli operatori economici che punti a rendere
la biblioteca un luogo vivo, aperto, in cui sia possibile continuare ad “apprendere ad apprendere”, a esercitare creatività e immaginazione; uno spazio permanente di
incontro, di dialogo, di inclusione e condivisione, di socialità, di discussione pubblica, un presidio socio culturale in grado di contrastare ogni forma di povertà
educativa e di analfabetismo (funzionale, di ritorno, emotivo).

Matera, 24 giugno 2023

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